Se hai bisogno di informazioni
Affrontare il percorso per ottenere una diagnosi di autismo per il proprio figlio può sembrare un cammino complesso, ma sapere quali passi compiere e a chi rivolgersi può fare una grande differenza. In Italia, l'iter diagnostico è strutturato per garantire una valutazione accurata e multidisciplinare, come delineato dalle Linee Guida dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dalle indicazioni del Ministero della Salute.
L'Iter Diagnostico in Italia:
1. Il Primo Passo: il Pediatra di Libera Scelta (PLS): Se avete dei dubbi o delle preoccupazioni sullo sviluppo del vostro bambino, il primo riferimento è sempre il vostro pediatra. Il PLS, come previsto dal Servizio Sanitario Nazionale, conosce bene il bambino e la sua storia clinica e può effettuare un primo screening attraverso osservazioni e, se disponibili, questionari specifici (come la M-CHAT-R/F, raccomandata dalle linee guida per lo screening precoce tra i 16 e i 30 mesi). Se il pediatra rileva dei segnali di allarme o condivide le vostre preoccupazioni, vi indirizzerà ai servizi specialistici territoriali.
2. I Servizi Specialistici Territoriali: Il percorso diagnostico vero e proprio si svolge presso i Servizi di Neuropsichiatria Infantile (NPIA) delle Aziende Sanitarie Locali (ASL) o presso Centri specialistici accreditati con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Qui, un'équipe multidisciplinare prenderà in carico il bambino. Questa équipe, come indicato dalle Linee Guida ISS (LG21), è solitamente composta da:
* Neuropsichiatra Infantile: il medico specialista che coordina il percorso diagnostico, effettua la valutazione clinica e formula la diagnosi finale.
* Psicologo dell'Età Evolutiva: contribuisce alla valutazione attraverso test specifici per lo sviluppo cognitivo, comportamentale e comunicativo, e offre supporto alla famiglia.
* Logopedista: valuta le competenze comunicative e linguistiche del bambino.
* Terapista della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva (TNPEE): osserva e valuta le competenze motorie, prassiche, di gioco e di interazione sociale.
* Eventuali altri specialisti a seconda delle necessità (es. genetista, audiologo), in linea con un approccio globale alla persona.
3. La Valutazione Multidisciplinare: Il processo diagnostico non si basa su un singolo test, ma su un insieme di osservazioni dirette del bambino in diversi contesti (gioco libero, interazione strutturata), colloqui approfonditi con i genitori per raccogliere l'anamnesi (la storia dello sviluppo del bambino e della famiglia), e la somministrazione di test e strumenti standardizzati riconosciuti a livello internazionale e raccomandati dalle Linee Guida (come l'ADOS-2 - Autism Diagnostic Observation Schedule, Second Edition e l'ADI-R - Autism Diagnostic Interview-Revised, scale di valutazione del comportamento adattivo, ecc.). Questo approccio integrato permette di avere un quadro completo del profilo di funzionamento del bambino, come richiesto dai protocolli diagnostici nazionali.
4. La Restituzione della Diagnosi: Al termine del percorso valutativo, l'équipe si riunisce per discutere i risultati e, se confermata, formulare la diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico secondo i criteri del DSM-5 o ICD-11. Segue un colloquio di restituzione con i genitori, durante il quale vengono spiegati i risultati della valutazione, la diagnosi e le sue implicazioni. È un momento cruciale in cui i genitori possono fare domande, esprimere le proprie emozioni e ricevere le prime indicazioni sul percorso da intraprendere, con il supporto dell'équipe.
5. Il Progetto Terapeutico Individualizzato (PTI): Una volta formulata la diagnosi, l'équipe specialistica, in collaborazione con la famiglia (e la scuola, quando pertinente), elabora un Progetto Terapeutico Individualizzato (PTI), come previsto anche dalla Relazione Finale del Tavolo Nazionale di Lavoro sull'Autismo del Ministero della Salute (consultabile, ad esempio, su [https://www.autismo.net/autismo/tavolo.pdf](https://www.autismo.net/autismo/tavolo.pdf)). Questo piano descrive gli interventi riabilitativi e di supporto più appropriati per le specifiche esigenze del bambino, tenendo conto dei suoi punti di forza e delle aree di difficoltà. Gli interventi dovrebbero essere precoci, intensivi e basati sulle evidenze scientifiche, come raccomandato dall'ISS.
Come accennato, il punto di partenza è il pediatra. Sarà lui/lei a indirizzarvi verso i Servizi di Neuropsichiatria Infantile (NPIA) della vostra ASL di appartenenza.
Per chi risiede nell'area di Roma Nord, è importante informarsi presso la propria ASL (ad esempio, ASL Roma 1 se ricade in quella competenza territoriale) per conoscere i centri NPIA di riferimento e le modalità di accesso. Il sito del Ministero della Salute (http://www.salute.gov.it) e quello dell'Istituto Superiore di Sanità (http://www.iss.it) possono offrire informazioni generali sui servizi e sulle linee guida.
Oltre ai servizi pubblici, esistono centri privati e associazioni di genitori (come ANGSA - Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici, o altre realtà locali) che possono offrire informazioni, supporto e, in alcuni casi, servizi diagnostici e terapeutici. È sempre consigliabile verificare che tali centri utilizzino protocolli diagnostici validati dalle linee guida nazionali e internazionali e si avvalgano di professionisti qualificati ed esperti in disturbi dello spettro autistico.
Ricordate, chiedere aiuto e informazioni è un segno di forza. Il percorso può sembrare impegnativo, ma ci sono professionisti e risorse pronti a sostenervi.
Se state cercando un supporto specialistico per la diagnosi, l'intervento terapeutico o semplicemente una consulenza per orientarvi nel mondo dell'autismo nell'area di Roma Nord, il centro TutorDSA Roma Nord è qui per voi.
Il nostro team di professionisti è pronto ad ascoltarvi, a comprendere le vostre esigenze e a costruire insieme a voi un percorso personalizzato per il benessere e lo sviluppo di vostro figlio.
Non siete soli.
Contattateci oggi stesso per saperne di più sui nostri servizi o per fissare un primo colloquio.
Saremo lieti di accompagnarvi in questo importante cammino, offrendovi competenza, professionalità e un approccio empatico e centrato sulla persona.